OSTEOPATIA E TECARTERAPIA

Simona Simone

Docente EOS, Fisioterapista e Osteopata

L’OSTEOPATIA è la terapia manuale per eccellenza dove le mani del terapeuta sono l’unico strumento di valutazione e trattamento; può una terapia strumentale essere “alleata” dell’osteopatia? La corrente tecar accelera la “rigenerazione naturale” dei tessuti biologici, ha un’alta frequenza (dai 300 KHz a 1 MHz) e una bassa intensità che la rende un’energia non invasiva e naturale per il corpo umano. L’energia tecar permette l’apertura dei canali ionici che favoriscono l’accelerazione degli scambi intra ed extracellulari.

IL CASO DELLA SIGNORA STEFANIA DI 49 ANNI.

La paziente si presenta nel mio studio con diagnosi di rachialgie diffuse e una prescrizione fisiatrica di “tecarterapia rachide in toto”. Dall’anamnesi si evince che da qualche

mese soffre di algie diffuse alla colonna, costipazione e gonfiore a livello degli arti inferiori. Considerando che la pz è in pieno climaterio e analizzando la sintomatologia diffusa e aspecifica riferita, possiamo presupporre che il livello di cortisolo necessario per la gestione dell’infiammazione possa essere incostante e deficitario; per questo motivo, ho cominciato il trattamento tecar con modalità capacitiva profonda, stimolando la zona ipofisaria e

 rivascolarizzando le ghiandole surrenali con le tecniche insegnate nei nostri corsi.

page2image47865568

La costipazione e il gonfiore a livello degli arti inferiori rendevano necessario utilizzare tecniche specifiche di lavoro sul diaframma e sui suoi pilastri per ripristinare la mobilità intestinale e un buon ritorno venoso. Per la costipazione, inoltre, sono andata a migliorare la vascolarizzazione del colon, liberare le zone di stasi e favorire la peristalsi.

Ho lavorato in modalità capacitiva profonda nella zona strategica per la vascolarizzazione dell’intestino, tra l’arteria mesenterica superiore e il colon traverso, un traverso di dito a sinistra dell’ombelico. Ho utilizzato la modalità resistiva per liberare la valvola ileocecale, l’angolo colico e il colon sigmoideo con le tecniche insegnate nella nostra scuola EOS.

Nella seduta successiva ho lavorato con la pz, sempre in terapia manuale, in decubito prono con tecniche di pompage lombari a tre piani, pompage dei paravertebreali e sui pilastri del diaframma. Ho concluso il trattamento con una terza seduta di osteopatia in cui ho lavorato in modalità capacitiva per il rilasciamento dei muscoli anteriori (grande e piccolo pettorale) e in modalità resistiva sulla fascia cervicale anteriore, sulla mobilizzazione sterno claveare e per favorire l’apertura dell’Angolo di Louis. Il trattamento si è concluso con un netto miglioramento globale riferito dalla paziente.

page2image47866192

page3image48232464

.
La mia riflessione finale, quindi, è che le terapie strumentali sono strettamente operatore-

dipendente e, se utilizzate come supporto di un ragionamento clinico osteopatico e sulla base della conoscenza di tecniche di valutazione e trattamento, possono acquisire valenza terapeutica.

Siamo una grande famiglia

Scopri le nostre formazioni, siamo Leader nella formazione postgraduate per Fisioterapisti

Corsi in presenza in tutta Italia per Fisioterapisti
Scuola di Osteopatia con rilascio D.O.
Formazione Metodo Mézières